
Ritratto di Olimpia Maidalchini Pamphilj
Marmo bianco di Carrara
Questo celebre busto ritrae la nota cognata di papa Innocenzo X Pamphilj e fu completato certamente entro il 1650. Il carattere determinato ed ambizioso della principessa la resero bersaglio polemico degli avversari del pontefice, che ne tramandarono un’immagine fortemente sfavorevole.
Il ritratto è una delle più alte testimonianze della scultura romana di metà Seicento. L’autore, il bolognese Algardi a lungo in rapporto con la committenza Pamphilj, fu il maggior esponente dello schieramento classicista dell’epoca. Di straordinaria resa fisiognomica, il volto mostra gli zigomi imponenti e il mento risoluto della potente nobildonna, mentre il vertice del virtuosismo formale è raggiunto nella resa del sottile velo vedovile che si gonfia d’aria dietro il capo.