
Annunciazione
117 x 173 cm; tempera su tavola (FC 668)
La scena, costruita con prospettiva centrale, mostra il momento preciso in cui la Vergine, con un libro chiuso nella mano sinistra, interroga l’Angelo su come essa possa rimanere gravida, avendo fatto voto di castità. L’Angelo, che proviene da destra invece che dalla parte opposta, come più spesso accade,ha una mano sul petto in segno di saluto, mentre nel cielo si scorgono le mani di Dio che fanno scendere la colomba, simbolo dello Spirito Santo. L’ambientazione architettonica giocata sulle ortogonali del pavimento a finti marmi e sulla solida gabbia prospettica dello spazio richiama la cultura fiorentina quattrocentesca. Spicca la ricerca luministica dell’artista, tratta dalla pittura fiamminga, con la fine lavorazione dell’oro e l’accentuazione dei valori lineari del disegno e del contorno elegante, che sono pienamente percepibili nella purezza dei profili e nei ritmi elaborati delle linee del panneggio. La tavola, in ottime condizioni conservative, è certamente un autografo del maestro fiorentino realizzato tra il 1445 e 1450. Il dipinto è entrato nella Galleria Doria Pamphilj intorno alla metà dell’Ottocento.