
Ritratto di Agatha van Schoonhoven
38,3 x 27,1 cm; olio su tavola (FC 216)
La tavola reca firma, nome del soggetto ritratto e la data del 1529. È tra le opere più note del grande artista olandese, fra i primi a “romanizzarsi” con un viaggio in Italia. Protetto dal papa Adriano VI, ottenne un canonicato a Utrecht, dove visse con la giovane effigiata dal sorriso appena accennato. È un raro esempio di ritratto effettivo di donna d’artista, tema arbitrariamente moltiplicato già prima delle frequentissime invenzioni di età romantica. Per questo e per l’ottima qualità esecutiva il dipinto ha avuto vasta eco nella letteratura specializzata. L’opera fu rubata nel 1965 da un ladro vestito da frate, che la sostituì con una copia (ora esposta al Museo di Criminologia di Roma), per farla ritrovare poco dopo.